Cosa fare e come difendersi

Difendersi dal radon è relativamente semplice, grazie alla sua volatilità, vale a dire alla sua capacità di disperdersi rapidamente e facilmente nell’aria.

Prima di tutto occorre:

Misurare la concentrazione di radon è il modo più affidabile per sapere quanto radon c’è nella propria abitazione o nel proprio luogo di lavoro.

Purtroppo, stime della concentrazione di radon in una specifica abitazione o luogo di lavoro basate su valori medi misurati in altri edifici della stessa zona non sono altrettanto affidabili, malgrado diano una indicazione sul rischio nel proprio Comune => vedi i valori comune per comune

Stimare la presenza o la concentrazione di questo gas negli ambienti domestici o di uso quotidiano come le scuole o i luoghi di lavoro, soprattutto se interrati – dove di norma si trova maggiormente - non è immediato poiché le concentrazioni possono variare sia da spazio a spazio (anche tra edifici vicini) sia nel tempo, tra giorno e notte, estate e inverno e tra diverse condizioni meteorologiche.

A causa di queste fluttuazioni, per avere una valutazione attendibile del quantitativo medio di radon presente nell’aria di un ambiente, è necessario procedere a una misurazione su base annuale (come da D.lgs 101/2020), effettuandola con appositi strumenti (dosimetri passivi a tracce nucleari, ovvero quelli che noi usiamo nella stragrande maggioranza dei casi) in grado di registrare le tracce delle radiazioni emesse, proporzionali alla concentrazione del gas nell’ambiente.

I sensori verranno posizionati dal nostro personale specializzato, durante l'anno verranno sostituiti da 2 a 4 volte in funzione del livello atteso di radon, e dopo un anno verrà emessa la relazione finale da Organismo Certificato secondo la direttiva.

Una volta quantificata la presenza del radon, a seconda del risultato ottenuto, sarà necessario procedere a una bonifica. Anche se non è possibile eliminare del tutto il radon dagli ambienti in cui si vive (tracce di questo gas sono comunque sempre presenti anche nell'atmosfera libera), è però possibile ridurne la concentrazione al di sotto dei limiti di legge attuando dei semplici interventi edilizi sugli edifici o sulle abitazioni esistenti o adottando criteri anti-radon in stabili di nuova costruzione.

Bisogna obbligatoriamente rivolgersi a un Esperto in interventi di risanamento radon, che è una figura creata dal nuovo decreto, è un professionista che possiede le abilitazioni, la formazione e l’esperienza necessaria per fornire le indicazioni tecniche ai fini dell’adozione delle misure correttive per la riduzione della concentrazione di radon negli edifici ai sensi dell’articolo 15, ovviamente tale professionalità è presente nel nostro studio come pure la figura dell'esperto qualificato, che ha il compito di comunicare agli enti preposti il risultato della valutazione in caso di superamento dei limiti.